Stai pubblicando contenuti… ma per andare dove, esattamente?
Apri Notion. O Trello. O un bel Google Sheet pieno di post pianificati, giorni della settimana, rubriche, hashtag. Tutto bello ordinato. Peccato che non stia funzionando.
Hai un piano editoriale, ma non hai una strategia.
Il risultato? Pubblicazioni costanti che non portano a nulla. Nessun posizionamento. Nessuna crescita. Nessun cliente.
Il piano editoriale è uno strumento. Non è la direzione.
Fare un piano senza sapere dove vuoi arrivare è come prenotare hotel a caso e sperare che il viaggio abbia senso. Non lo avrà.
Serve prima la strategia. Quella vera. Quella che risponde a queste domande:
- Chi deve vederti?
- Perché dovrebbe fidarsi?
- Cosa vuoi che faccia, dopo?
Se non hai risposte chiare, il tuo calendario editoriale è solo decorazione.
Cosa deve esserci prima di un piano editoriale
1. Un obiettivo misurabile
Non “più visibilità”. Non “farmi conoscere”. Obiettivi reali:
- Ottenere 10 richieste di contatto al mese
- Aumentare le visite al sito del 30% in 3 mesi
- Far crescere la lista email di 500 iscritti
2. Un posizionamento chiaro
Se il tuo brand sembra uno dei tanti, il piano editoriale non ti salverà. Fissa una promessa chiara e riconoscibile.
3. Un messaggio centrale
Il filo conduttore dei tuoi contenuti. L’idea che martelli senza stancarti. Senza questo, ogni contenuto è un colpo a vuoto.
Il vero nemico: i contenuti senza conseguenze
Il problema non è la costanza. Il problema è la costanza scollegata da qualsiasi obiettivo.
Scrivi, pubblichi, condividi… ma poi? Nessun funnel. Nessun invito all’azione. Nessun contatto diretto. Nessuna relazione costruita.
Questo è quello che succede quando ti dicono “basta essere costante”. No. Basta un cazzo.
Come far funzionare DAVVERO un piano editoriale
1. Parti dall’obiettivo, non dal calendario
Chiediti: “Che risultati voglio ottenere nei prossimi 90 giorni?” Poi costruisci contenuti che portano in quella direzione.
2. Ogni contenuto deve servire a qualcosa
Informare, attrarre, far agire, fidelizzare. Ogni post deve avere una funzione precisa.
3. Rendi visibile il tuo messaggio centrale
Se cambi tema ogni settimana, nessuno capirà chi sei. Sii martellante. Sii coerente.
4. Semplifica
Meglio 2 contenuti a settimana mirati che 7 post casuali e anonimi. Punta alla qualità strategica, non alla presenza generica.
(Ti interessa approfondire questo punto? Ne parlo meglio qui: come creare contenuti che coinvolgono davvero)
Per concludere, possiamo dire che…
Il piano editoriale non è il punto di partenza. È una conseguenza.
Serve solo se sai chi sei, cosa offri, a chi ti rivolgi e cosa vuoi ottenere.
Il resto è rumore. Ordinato, magari. Ma pur sempre rumore.
Rispondo alle tue domande
1. Perché il mio piano editoriale non funziona?
Perché stai pubblicando senza un obiettivo chiaro e senza strategia reale.
2. Basta essere costanti per ottenere risultati?
No. Serve direzione. Senza, la costanza diventa solo fatica sprecata.
3. Cosa devo avere prima di creare un piano editoriale?
Un obiettivo misurabile, un posizionamento chiaro e un messaggio centrale.
4. Come posso capire se sto usando bene i miei contenuti?
Se ogni contenuto serve a qualcosa (informare, attrarre, convertire), sei sulla strada giusta.