“Forse il mio problema è che la mia nicchia è troppo piccola.”
No.
Il tuo problema è che non hai ancora trovato un modo preciso per raccontare quello che fai.
La nicchia non è il problema. Anzi: è il tuo migliore alleato, se sai come usarla. Il problema è quando comunichi in modo generico, confuso, piatto. Nessuno riesce a incasellarti. Nessuno ti ricorda. Nessuno si fida.
Il paradosso del vago
Pensi di rivolgerti a pochi, ma in realtà stai cercando di parlare a tutti. E nel farlo, non dici niente che resti in testa.
Esempio reale:
“Aiuto le persone a riscoprire il proprio potenziale e trovare la propria direzione.”
Potrebbe essere un coach. O un counselor. O uno psicologo. O uno che ha fatto un corso su Instagram e adesso vende mindset.
Il punto è: non si capisce nulla. E se non si capisce, non si compra.
La vera nicchia non è demografica. È narrativa.
Non serve dire: “mi rivolgo a donne tra i 30 e i 45 anni”. Serve dire:
- A che punto del percorso sono?
- Che problema li tiene bloccati?
- Cosa pensano prima di addormentarsi?
- Quale frustrazione hanno già provato a risolvere (senza riuscirci)?
La nicchia non è una scheda anagrafica. È un momento della vita.
E tu devi parlare da dentro quel momento. Con parole che bruciano.
Vuoi una nicchia chiara? Parti da qui.
Ecco una mini-guida pratica per smettere di essere vago:
1. Scegli un problema specifico
Niente “voglio aiutare le persone a sentirsi meglio”. Trova un blocco reale, concreto, riconoscibile. Es: “Hai fatto mille corsi ma non riesci comunque a proporti online con sicurezza.”
2. Dai un nome diverso a quello che fai
Non dire “sono un coach”. Trova un modo unico per descriverti. Es: “Ti aiuto a costruire contenuti che ti rendano riconoscibile a colpo d’occhio, senza sembrare uno qualunque.”
3. Usa esempi, non concetti astratti
Non dire “lavoro sull’identità”. Racconta scene. Situazioni. Frasi che la tua nicchia pensa davvero.
4. Accetta di escludere
Se vuoi che qualcuno dica “parla a me”, devi essere disposto ad accettare che molti diranno “non fa per me”.
Più sei netto, più sei ricordabile. Più sei ricordabile, più vendi.
Per concludere, posso dire che…
Non hai bisogno di allargare il target. Hai bisogno di stringere il messaggio.
Paradossalmente, più sei preciso, più persone si sentiranno chiamate in causa.
Perché si riconosceranno. Perché ti capiranno. Perché capiranno che tu hai capito loro.
E a quel punto, non vedranno l’ora di lavorare con te.
Rispondo alle tue domande
1. Come faccio a capire se la mia nicchia è troppo piccola?
Chiediti se il problema che risolvi è comune in un segmento chiaro. Se la risposta è sì, non è troppo piccola: è troppo poco definita.
2. Come si rende chiaro un messaggio di brand?
Parti dal problema reale del tuo cliente ideale. Usa parole che lui o lei userebbe, non parole da manuale.
3. E se perdo potenziali clienti essendo troppo specifico?
Meglio pochi che convertono che tanti che scrollano. Essere vago non ti rende universale. Ti rende dimenticabile.
4. Come trovo il mio messaggio centrale?
Intercetta una frustrazione forte e ripetila fino a diventare “quello che dice sempre quella cosa”. La coerenza è ciò che costruisce il brand.