Se hai già speso e non hai ottenuto nulla, il problema non è l’algoritmo. È che nessuno capisce perché dovrebbe sceglierti.
Hai lanciato le tue campagne. Ma non ti caga nessuno.
Classico.
Hai messo mano al portafoglio. Facebook Ads, Google Ads, magari anche due reel sponsorizzati su Instagram. Qualche click, due cuoricini, zero clienti.
E allora pensi: “Funziona solo per chi ha budget enormi”. Oppure: “L’algoritmo ce l’ha con me”.
Spoiler: non è colpa dell’algoritmo.
Il problema non è quanto spendi. È cosa dici (e come).
La verità è che se il tuo messaggio non buca, puoi buttare dentro anche 10.000€: stai solo pagando per essere ignorato più in fretta.
Pensaci: se il tuo annuncio dice “Servizio professionale, veloce e di qualità”, è indistinguibile da altri 10.000.
Se non è chiaro subito:
- chi sei,
- a chi parli,
- perché dovrebbero ascoltarti,
allora nessuna campagna ti salverà.
Le ads non sono la soluzione. Sono un amplificatore.
Le persone confondono le ads con la strategia. Ma le ads non creano un brand: lo amplificano.
Se hai un posizionamento confuso, una proposta generica, un tono neutro che non dice niente, le tue campagne amplificheranno solo quella confusione.
E sai cosa amplifica bene la confusione? Il vuoto.
Ok, ma quindi che cosa ti manca davvero?
Prima di cliccare su “Metti in evidenza”, chiediti:
1. Cosa sto dicendo davvero?
Parole vuote o messaggi con le palle?
2. Chi dovrebbe sentirsi chiamato in causa?
È un target vero o stai parlando al mondo?
3. Che problema risolvo, in concreto?
Non “offro soluzioni”, ma cosa elimini dalla vita del tuo cliente?
4. Perché io, e non un altro?
Hai una prospettiva, un metodo, una storia? Se no, sei intercambiabile.
Esempio reale (quello che funziona e quello che no):
Campagna che non funziona:
“Consulente marketing per piccole imprese. Ti aiuto a crescere online.”
Campagna che spacca:
“Stai pagando per contenuti che nessuno legge? Ti aiuto a scrivere meno, ma meglio: testi che vendono anche quando dormi.”
Capisci la differenza?
Il primo annuncio è un biglietto da visita. Il secondo è un gancio nella pancia.
Smettila di pagare per il fumo. Lavora sulla ciccia.
Prima di pensare a Facebook, Meta, CPC e funnel: chiarisci il tuo messaggio.
Vuoi un esercizio pratico? Prova questo:
- Scrivi il tuo annuncio in 2 righe.
- Chiedi a un amico di leggerlo e rispondere a questa domanda:
- Di che parla?
- A chi si rivolge?
- Perché dovrebbe interessarmi?
Se esita anche solo un secondo, hai un problema di posizionamento.
Morale della favola:
Le ads non funzionano quando non sai cosa stai cercando di dire. Non quando il CPM è alto o il targeting è sbagliato.
Non esistono campagne miracolose senza messaggio.
Vuoi iniziare bene?
Lavora prima sul tuo posizionamento. Chiarezza, impatto, personalità. Poi amplifica con le ads.
Solo così i soldi che investi cominciano a tornare indietro.
Rispondo alle tue domande…
Se le personPoco, se il messaggio è giusto. Ma se è sbagliato, anche 1000€ non ti bastano.
e non capiscono subito a chi ti rivolgi e cosa risolvi, hai un problema di chiarezza.
Solo in rari casi. Di solito, senza una base solida, amplifichi solo confusione.
Sì. Spesso basta riscrivere headline e testo con un messaggio più diretto e specifico per vedere risultati.
Poco, se il messaggio è giusto. Ma se è sbagliato, anche 1000€ non ti bastano.