“Mi piace quello che faccio. Ma nessuno lo compra.”
No, il problema non è che sei invisibile. Il problema è che stai parlando di te, invece che dei problemi degli altri.
Spoiler: il tuo pubblico non si sveglia pensando a te. Si sveglia pensando a un problema che vuole risolvere. E se tu non intercetti quel pensiero, non esisti nella sua testa.
Le persone non vogliono il tuo metodo. Vogliono sollievo.
Non cercano il tuo percorso in 6 step. Non cercano la tua esperienza, la tua laurea, la tua bio emozionante.
Cercano un modo per uscire da una situazione che li blocca.
Se la tua comunicazione non parte da lì, è rumore.
Il tuo brand non è il protagonista. Lo è il loro problema.
Quando parli di te, sembri uno tra tanti. Quando parli di loro, diventi rilevante.
Fallo in modo vero:
- Riconosci un problema reale
- Dai voce a una frustrazione che non osano dire
- Offri uno spiraglio, non una lezione
Vuoi diventare memorabile? Fai questo:
1. Parti sempre da una domanda che brucia
“Perché sto facendo tutto giusto ma non vendo?” “Perché mi impegno ma nessuno mi considera?”
2. Mostra che li capisci meglio di quanto capiscano se stessi
Narra il problema prima ancora della soluzione. Entra nel dialogo interiore del tuo pubblico.
3. Posiziona la tua offerta come risposta, non come vetrina
“Ecco come possiamo risolverlo insieme” funziona. “Ecco il mio servizio figo” no.
Il tuo valore si vede da quanto riesci a far sentire visti gli altri
Il brand non è quello che dici. È quello che fai sentire. E se fai sentire capiti, ti ascoltano. Ti seguono. Ti scelgono.
Parla meno di te. Risolvi di più per loro. Il resto verrà.
Rispondo alle tue domande…
1. Perché la mia comunicazione non converte?
Perché parli di te invece che partire dai problemi di chi ti ascolta.
2. Come capisco se il mio messaggio è rilevante?
Se le persone dicono: “Parla di me”, sei sulla strada giusta.
3. Come rendere la mia offerta più desiderabile?
Descrivila come risposta a una domanda urgente. Non come una feature da listino.
4. Raccontare storie personali funziona?
Sì, se hanno un ponte verso chi legge. No, se servono solo a parlare di te.
